| ecco qui,...è il mio encomio su balotelli ma lo metto qui nel forum!
TESTO APOLOGETICO
ENCOMIO DI BALOTELLI MARIO
“Se saltelli muore Balotelli…”
A metà Ottocento era l’illustre spettro a terrorizzare l’Europa; ora, come si conviene ad una società molto più miserabile, è solo un giovane calciatore nero che viene picchiato, sbeffeggiato e insultato essendo assai temuto negli stadi, dove si trova la plebaglia peggior e infima di Italia.
La maggior parte degli italiani si è, o meglio, è stata convinta infatti che fischiare e insultare un giovane calciatore nero ma italiano sia lecito e, addirittura, legittimo.
È probabile che Mario Balotelli si appresti a diventare il più forte attaccante del mondo, per la sua creatività, intuitività e genialità di gioco, diventando così anche uno dei pilastri della nazionale italiana; quello dotato delle giocate più incredibili e quindi più umilianti per gli avversari, ma teoricamente amate dai veri intenditori di calcio.
Allora perché intonare cori negli stadi contro un italiano, per giunta bravo? Sfortunatamente è un opinione di tutti che questo genio calcistico - che può fare in campo ciò che gli garba: assist illuminanti, gol magnificenti, dribbling irridenti, il tutto a danno di gente assai più elevata, molti bianchi, taluni perfino autentici ariani - sia considerato un personaggio “immaturo” e perfino “arrogante”. Quando poi ci si sofferma a chiedere cosa l’uomo faccia per essere “arrogante” e “immaturo”, di solito in cambio si riceve un silenzio indifferente o un cambiamento di discorso, se si è fortunati ci si sente però replicare che “spesso fa giochini che irridono l’avversario”, “pone la suola della scarpa sopra la palla con aria di sfida”, “rivolge dei gesti irrispettosi verso il pubblico”, e altre asserzioni di pari livello. Non so se in Sudafrica durante il regime dell’apartheid ai calciatori neri fosse permesso eseguire “giochini” o fosse questa una prerogorativa riservata ai soli visi pallidi; quel che so è che pare che sia così oggi in Italia: tutti i campioni bianchi, dai brasiliani agli spagnoli, possono fare tutti i giochini che desiderano, l’unica conseguenza che possono ricevere è un elogio dai commentatori e dai giornalisti. Quindi tutti, proprio tutti, ma non Balotelli. Cerchiamo allora di dare una spiegazione a questi pregiudizi che colpiscono l’incolpevole attaccante nerazzurro.
Innanzitutto, come già detto, Mario Balotelli è un fuoriclasse e come tale può inconsapevolmente sottomettere i suoi avversari: questo provoca nei tifosi degli umiliati una profonda irritazione verso quel giocatore che si prende gioco dei loro beniamini e, con la scusa del suo carattere “arrogante” ed “immaturo”, insultano con cori pessimi e razzisti il giovane centravanti.
Ma forse non è questo l’unico motivo per i quali il povero Mario viene insultato e sbeffeggiato per tutta la partita. La colpa non è solo colpa dei tifosi, bensì della moderna società: sta avvenendo infatti una crisi con le sue tragiche conseguenze. All’impoverimento generale corrisponde una notevole crescita della parte emerginata della società, in buona misura ma non solo composta da extracomunitari. Gradualmente questa, che è la parte più povera, più disagiata e più sfruttata della popolazione diviene il nemico comune, poichè può portarti via il lavoro ad un salario inferiore
Fintanto che i componenti dell’underclass, come è chiamata negli Stati Uniti, restano nel sottosuolo e si comportano da diligenti portatori di semplice carne da lavoro, tutto va bene, e vi sono molti che non mancano di indirizzare loro uno striminzito apprezzamento e raramente qualche schifata lode. Quando però scelgono l’arrogante ed immatura via di farsi notare e di aspirare a qualcosa, il terrore emerge e si rende generale.
Ed ecco le nevrosi, le paranoie, le isterie e la ridicole falsificazioni mediatiche. Ma questo vile tipo di reazione non servirà assolutamente a nulla, solo a peggiorare le cose e a renderci sempre più meschini; esattamente come nel Trecento inventare e mandare a morte gli untori durante le epidemie serviva solo a soddisfare la vigliaccheria generale col far morire ancor più gente.
Oltre a queste due ipotesi, l’una che riguarda la bravura del giocatore e l’altra la società moderna, esiste una terza.
Balotelli subisce in media dai 15 ai 20 falli per partita, con un tasso di sanzionamento non superiore al 50%. Durante la gara il giocatore è costantemente provocato con offese da parte dei giocatori avversari che ogni tanto non mancano di suscitare una reazione immediatamente dell’italo-ganese punita dall’arbitro. Il pubblico “vede”, o meglio, vuole vedere solo l’effetto finale e non la causa.
Pertanto Balotelli viene psicologicamente demolito in una normalissima partita di campionato da parte di fischi dei tifosi e dall’aggressività dei giocatori. Ciò che incuriosisce maggiormente comunque è che altri campioni ricevono un trattamento simile e reagiscono come l’attaccante, ma tutti gli occhi sono puntati solo su quest’ultimo.
Quindi possiamo giungere ad una semplice conclusione: il carattere “immaturo” e “arrogante” di Mario Balotelli non è frutto del povero attaccante, ma viene causato da una società miserabile, da dei tifosi che rappresentano la peggior plebaglia italica e da dei giocatori che non vogliono sentirsi inferiori di un giovane nero. Pertanto i cori a lui rivolti non sono giustificati e, anzi, devono essere fermamente condannati.
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